MONTI E L’INDEBITAMENTO ITALIANO… NUOVE TASSE ALL’ORIZZONTE?

Pubblicato: 9 luglio 2012 in Economia e Politica, News
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Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna: si sta facendo di tutto per salvare i Paesi più deboli dell’area Euro. 503 miliardi di euro, questa è la cifra che i Paesi dell’Eurozona sborseranno per salvare i Paesi in bancarotta. Considerando quanto rilevato da Bankitalia, si scopre che nel 2010 l’Italia ha pagato 3,9 miliardi di euro per salvare i Paesi in maggiore difficoltà, mentre nel 2011 la cifra elargita dal Belpaese è stata di ben 9,2 miliardi di euro. Grecia e Portogallo erano tra i principali beneficiari. Ma gli aiuti non si sono certo interrotti qui: il Fondo europeo di stabilità si sta lentamente esaurendo, anche perché dopo Atene e Lisbona, anche Madrid ha chiesto aiuto.
E l’Italia o meglio gli italiani nel frattempo pagano…
Se fino a poco tempo fa la cifra stimata da elargire in aiuto ai Paesi in difficoltà (Grecia, Irlanda e Portogallo) era di 29,5 miliardi, adesso, con i 100 miliardi di aiuti dati alle banche spagnole, la cifra da elargire è destinata ad aumentare: 48,2 miliardi di euro secondo il Corsera. Questo accordo non migliora le cose: le peggiora. Cento miliardi di euro sono stati accordati al sistema bancario spagnolo, e il 20% di quei soldi deve venire dall’Italia. L’accordo prevede che gli italiani debbano prestare soldi alle banche spagnole al 3 per cento, ma per trovare quei soldi, devono indebitarsi sui mercati al 7 per cento. In sette giorni 20 Mld alla Spagna e 31 Mld al FMI, Chissà da dove arriveranno ma per le Banche i problemi non esistono, si paga e basta poi il popolo subirà le tasse . Ecco l’articolo al link.
E noi? L’Imu, aumenti di luce gas e benzina, e la speranza che non spuntino altre nuove e fantasiose tasse il giorno dopo. Ma anche l’Italia non si trova sull’orlo del baratro? I nostri sacrifici serviranno a salvare l’Italia o il circuito economico mondiale che ci sta dietro? La storia comunque è sempre la stessa, gli italiani vengono ancora una volta tartassati da nuove tasse. Si spera vivamente in proposte che siano finalizzate alla crescita, altrimenti l’Italia sarà l’ennesima testimonianza che il sistema euro è andato in tilt, proprio come un vecchio flipper e si sta cercando di salvare qualcosa che è destinato ad affondare.

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